Per ora, sono l’unica candidata della circoscrizione Estero ad aver aderito all’iniziativa “Anche gli animali votano”. Svariate associazioni animaliste — tra le quali Animal Equality, ENPA, Essere Animali, LAV — hanno chiesto infatti a partiti e candidati “l’impegno alla concreta attuazione del principio fondamentale costituzionale della tutela degli animali, della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi entrato in vigore il 9 marzo scorso”, mediante la realizzazione di sei punti programmatici per la prossima legislatura; li ho sottoscritti tutti.
1. Tutela legale e istituzionale degli animali
2. Tutela degli animali d’affezione
3. Tutela degli animali selvatici
4. Superamento dell’uso degli animali nell’intrattenimento
5. Tutela degli animali allevati a fini alimentari
6. Superamento della sperimentazione animale
D’altra parte, durante questo quinquennio in parlamento ho già affrontato parecchie battaglie sugli argomenti del loro manifesto: ricordo i miei numerosi interventi per vietare, finalmente, la sperimentazione animale su sostanze d’abuso e xenotrapianti; il mio impegno referendario per l’abolizione della caccia; e i miei atti sugli allevamenti intensivi e il benessere animale. Ho quindi aderito con convinzione a questa iniziativa, che spero avrà la risonanza e il successo che merita.
Alcuni atti parlamentari
Interrogazione a risposta in commissione 5-04517 – “se i Ministri interrogati, per quanto di rispettiva competenza, intendano assumere iniziative volte ad avviare la transizione a sistemi di allevamento senza gabbie.”
Interrogazione a risposta scritta 4-12010 – Interrogazione sulla situazione dei visoni, “se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti e delle circostanze esposte in premessa, e conseguentemente quali iniziative intendano adottare affinché venga data piena attuazione alle disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2022, che vietano l’allevamento, la riproduzione in cattività, la cattura e l’uccisione di visoni nel nostro paese; se non intendano emanare quanto prima le norme regolamentari per la cessione dei visoni alle strutture organizzate a garanzia della cura e mantenimento degli animali.”
Interrogazione a risposta scritta 4-12030 – Interrogazione Bugie in etichetta, “se i Ministri interrogati abbiano intenzione di modificare l’attuale schema di decreto, al fine di impedire che alcuni prodotti di origine animale, ottenuti attraverso pratiche tra le più crudeli dell’industria alimentare, possano fregiarsi di un’etichettatura impropria, quale è quella prevista dal suddetto Sistema Sqnba («benessere animale»); istituendo quindi un sistema di certificazione trasparente e all’avanguardia che preveda controlli regolari, da effettuarsi senza preavviso, alle strutture aderenti al medesimo.”
Interrogazione a risposta scritta 4-12181 – “se siano a conoscenza dei fatti e delle circostante esposte in premessa e su quali basi scientifiche si fonderebbe la richiesta avanzata da parte del Ministro Cingolani al Commissario europeo dell’Ambiente Virginijus Sinkevičius di rivalutare i dati su cui si basano i key concepts per la migratoria e quali iniziative si intendano assumere per tutelare appieno la fauna selvatica nell’interesse della comunità nazionale e internazionale, nel rispetto della recente modifica costituzionale.”
Interrogazione a risposta orale 3-03009 – interrogazione sullo spiedo bresciano – “se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle norme contenute nella recente legge approvata dal Consiglio regionale della Lombardia recante «Valorizzazione della cultura e della tradizione lombarda dello spiedo bresciano di altri preparati a base di selvaggina», quale sia il rapporto con le «Linee guida in materia di igiene delle carni di selvaggina selvatica» di cui all’intesa del 25 marzo 2021 e se intendano valutare la possibilità di promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Consulta per contrasto con il secondo comma, lettera s), dell’articolo 117 della Costituzione stante la riduzione in peius del livello di tutela della fauna selvatica stabilito dalla legislazione nazionale. ”
Ordine del Giorno 9/03431-AR/040 – Accolto in data 22/02/2022 – Sulla sperimentazione animale – impegna il Governo:
- a valutare la possibilità, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di predisporre, nel primo provvedimento utile, il finanziamento previsto dall’articolo 41, comma 2, lettera c-bis) del decreto legislativo n. 26 del 2014, incrementando la percentuale destinata per l’attività di ricerca e sviluppo dei metodi alternativi per il triennio 2023-2025;
- a valutare la possibilità, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di intraprendere le opportune iniziative legislative per escludere dalla proroga in oggetto: a) l’autorizzazione di nuove procedure relative a xenotrapianti; b) l’applicazione della condizione secondo la quale un animale già usato in una o più procedure possa essere impiegato in altre procedure solo qualora queste ultime siano classificate come «bevi» o «non risveglio»; c) l’autorizzazione di nuove procedure che prevedano la sperimentazione animale di sostanze quali stimolanti (cocaina, anfetaminici), allucinogeni (LSD, mescalina, psilocibina, DMT, fenciclidina (PCP)), nicotina, etanolo;
Mozione 1-00653 – Mozione sulla gestione della Peste Suina. Durante la votazione abbiamo chiesto la “votazione per parti separate”. Sono stati accolti solo due impegni:
1) a disporre rigorose misure di controllo del territorio, per identificare e chiudere gli allevamenti clandestini di cinghiali, ma anche per accertare il rispetto dei requisiti sanitari richiesti negli esemplari allevati, in particolare nelle aziende faunistico-venatorie, ove ancor oggi è possibile reimmettere nell’ambiente cinghiali per fini di caccia, con il rischio di liberare esemplari potenzialmente infetti o di farli fuggire a causa dell’assenza o dell’inadeguatezza delle recinzioni;
2) ad adottare opportune iniziative per incrementare gli stanziamenti previsti all’articolo 2, comma 2-bis, del decreto-legge 17 febbraio 2022, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2022, n. 29, da destinare all’installazione di recinzioni anche nelle zone limitrofe alle aree dichiarate infette, un atto cautelativo fondamentale per contenere la diffusione della peste suina africana.
Bocciati invece gli altri tre impegni della Mozione:
- a disporre opportune misure per garantire che gli interventi per il controllo della peste suina africana siano condotti nei limiti di necessità e proporzionalità rispetto alla situazione epidemiologica in atto, utilizzando in via prioritaria metodi ecologici e misure di biosicurezza non cruente, commisurate al rischio effettivo di diffusione del virus;
- a rafforzare le misure restrittive nei confronti della caccia ludico-ricreativa in prossimità delle aree critiche e ben oltre il periodo di emergenza, poiché tale attività spinge i cinghiali ad uscire dal territorio naturale per occupare luoghi più sicuri, avvicinandosi ad allevamenti di suini allo stato brado non protetti, non tutelati e non sorvegliati, con evidente aumento del rischio di diffusione della peste suina africana;
- ad adottare, in un prossimo intervento legislativo, opportune misure per la riduzione del numero degli animali negli allevamenti intensivi, allo scopo di con- seguire il progressivo superamento di un modello produttivo insostenibile, che non di rado comporta gravi conseguenze non solo sul benessere animale, ma anche sotto il profilo sanitario e della sicurezza alimentare
(Testo Mozione originaria, da pagina 155 a pagina 157)
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