Quella sulla firma digitale è stata la mia ultima interrogazione (4-12572) prima dello scioglimento delle Camere. Depositata il 12 luglio a seguito delle preoccupanti dichiarazioni del ministro dell’innovazione sul tema, chiedeva se il Governo non intendesse rendere possibile la sottoscrizione telematica delle liste elettorali.
Una proposta che avevo già posto all’attenzione del Governo l’anno scorso in occasione delle elezioni dei Comitati degli italiani all’estero: prima tramite un’interrogazione (5/05606) e, in seguito, attraverso un ordine del giorno accolto dal Governo (9/03146-AR/090), nel quale lo si impegnava appunto a permettere la sottoscrizione digitale delle liste dei Comites: impegno, come sappiamo, tradito dall’esecutivo.
Come Europa Verde – Verdi abbiamo provato a riproporre il tema, attraverso un ordine del giorno a prima firma Romaniello (9/03591-A/009), anche in occasione del cosiddetto “Decreto elezioni”: nell’atto si voleva implementare un’innovativa «modalità di raccolta delle sottoscrizioni […] per la presentazione delle liste alle prossime elezioni legislative, tramite identità digitale (SPID) e carta d’identità elettronica». L’odg è stato purtroppo respinto con i voti contrari di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Insieme per il Futuro, Italia Viva, Lega, Leu, M5S, PD (295 voti contrari, 43 voti favorevoli, 1 astenuto).
Lo scioglimento anticipato delle Camere ha inevitabilmente interrotto la discussione di moltissimi temi importanti come questo, che mi auguro verranno ripresi nella prossima legislatura. Il grande dato sull’astensionismo ci dice infatti che dobbiamo riavvicinare i cittadini alla politica, rafforzando e semplificando ogni strumento di partecipazione per gli italiani in Italia e per gli italiani all’estero.
L’esercizio della democrazia va incentivata e resa più semplice per tutti. Come Europa Verde, continueremo questa battaglia di civiltà, sempre dalla parte e in difesa della democrazia.