Caso Regib: insoddisfacente la risposta del Ministero

Tempo di lettura: < 1 minuto

Pubblicato il 18/03/2021

Trovo insoddisfacente la risposta ricevuta dal ministero agli affari esteri, da me interrogato sul caso Regib (Rete dei giovani italiani in Belgio).

I Comites dovrebbero tutelare gli interessi degli italiani all’estero, ma se alcuni nostri connazionali si sentono truffati dal proprio Comitato, allora è evidente che qualcosa è andato storto. Alla politica spetta il compito di fare delle scelte, non di essere mera osservatrice degli eventi. Quanto verificatosi a Bruxelles non deve più accadere.

Regib è un’associazione di giovani italiani residenti in Belgio, che annovera lo stesso Comites di Bruxelles tra i suoi fondatori. Lo scorso anno l’associazione aveva presentato al Comitato belga due progetti, entrambi approvati, per i quali la Farnesina aveva poi stanziato la somma richiesta per la loro implementazione, partita poco dopo. La realizzazione di una delle proposte – un portale per gli italiani in Belgio – aveva quindi comportato il coinvolgimento di professionisti, i quali sono stati pagati per il lavoro svolto: peccato tale spesa sia ricaduta interamente sui ragazzi della Regib.

I fondi promessi, infatti, già stanziati dal ministero, non sono mai stati erogati dal Comites.

La Farnesina si è resa disponibile ad un ulteriore incontro con Regib e Comitato per trovare una soluzione. Mi auguro questa venga trovata e che situazioni simili non si ripetano in futuro.


A questo link, la mia interrogazione.

Cliccando qui, invece, il testo della risposta della Farnesina.

 

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