COVID – Voto elettronico per il Parlamento

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Pubblicato il 07/10/2020
Ieri, per ben due volte è mancato il numero legale per la votazione sulle risoluzioni per la proroga dell’emergenza COVID. I lavori parlamentari sono stati quindi sospesi. Tra i tanti assenti, circa 40 deputati risultano assenti perché in quarantena fiduciaria, quindi impediti nel svolgere le proprie funzioni in presenza.

In un’emergenza come quella che stiamo vivendo, possiamo permetterci che il parlamento rimanga “bloccato” per la mancanza del numero legale? Cosa sarebbe accaduto se una tale situazione fosse avvenuta sul voto di fiducia  o sulla conversione in legge di un decreto importante? 

Possiamo davvero permetterci che il Parlamento si blocchi per via dell’emergenza sanitaria? A mio parere NO. 

Dall’inizio della pandemia, io ed altri colleghi, abbiamo sostenuto la necessità di permettere il voto a distanza ai colleghi impossibilitati a partecipare ai lavori  in presenza.

Se a Marzo, in piena emergenza, era comprensibile una risposta inadeguata del Parlamento, oggi, non lo è più. Serve un piano B per impedire che il parlamento si fermi, e quel piano B è il voto elettronico. 

Tuttavia, gli appelli al buon senso di questi mesi non sono bastati. Nei giorni scorsi ho quindi firmato la proposta di modifica al Regolamento del collega Ceccanti (link), al fine di permettere l’esercizio delle proprie funzioni parlamentari anche a distanza, ove non fosse possibile l’esercizio in presenza. 

Il presidente della camera Roberto Fico e la giunta per il regolamento battano un colpo! 

 

 

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