Milioni di persone studiano e lavorano in una città diversa rispetto a quella della loro iscrizione alle liste elettorali: questo va a creare un concreto ostacolo al loro diritto di voto. La commissione Affari costituzionali aveva già incardinato la discussione sull’argomento. Purtroppo, lo scioglimento anticipato delle camere ha bloccato questo iter.
È ormai chiaro che anche questa legislatura finirà senza che sia stato fatto nulla per questi elettori, spesso impossibilitati all’esercizio di un loro diritto fondamentale. D’altra parte, non sono bastati quattro anni nemmeno per la messa in sicurezza del voto dei nostri connazionali all’estero.
Le prossime elezioni saranno probabilmente caratterizzate da un forte astensionismo. In attesa che i fuori sede possano finalmente esprimere il loro voto nel loro luogo di residenza, è per ora doveroso, almeno, agevolare chi ha intenzione di votare.
Come Europa Verde – Verdi ci appelliamo al Governo affinché metta in atto tutte le misure necessarie per agevolare i fuori sede: dalla semplificazione e digitalizzazione delle procedure per richiedere le agevolazioni sulle tariffe dei viaggi, all’aumento delle stesse.