Regeni e l’incoerenza di Di Maio

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Pubblicato il 02/01/2021
«Se al Sisi si ostinerà a nascondere la verità, il Governo dovrebbe minacciare e eventualmente avviare ritorsioni economiche verso l’Egitto. […] A giudicare dalle passerelle dei nostri ministri e dalle timide dichiarazioni del premier, anche in questa vicenda, ancora una volta si rischia di preferire gli interessi economici» – Luigi Di Maio, 7 febbraio 2016, http://bit.ly/3pUwSuD.

Tuttavia, mentre la Procura egiziana assumeva nuovamente posizioni inaccettabili sull’omicidio di Giulio Regeni, l’Italia consegnava il 23 dicembre la prima delle due fregate Fremm vendute all’Egitto, contravvenendo la norma che vieta il commercio con i Paesi che violano i diritti umani.

All’epoca l’ex Premier Renzi veniva accusato di essere “al guinzaglio”, al punto di non potersi permettere di fare la voce grossa con il dittatore Al-Sisi per ottenere la verità sui responsabili della morte di Giulio Regeni.

Quel che mi chiedo è: anche l’attuale governo è al guinzaglio? L’Italia è al guinzaglio?

Fare opposizione è certamente facile. Più difficile è andare dall’altra parte e dimostrare di essere in grado di agire diversamente.

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