Milleproroghe 2021: il mio intervento in aula

Tempo di lettura: 4 minuti

Pubblicato il 22/02/2021

Centralità del Parlamento, sperimentazione animale, blocco degli sfratti: il mio intervento in aula sul Milleproroghe 2021.

 

Centralità del parlamento

Prima di tutto nel mio intervento volevo esprimere la mia contrarietà per la gestione del provvedimento, un tema su cui anche quando ero dentro al MoVimento 5 Stelle ho sempre combattuto, ossia il fatto che la centralità del Parlamento ormai è sparita; in questa legislatura non abbiamo abolito la povertà ma abbiamo probabilmente abolito il Parlamento e io mi auguro davvero che col nuovo Governo, con la nuova maggioranza l’atteggiamento verso il Parlamento cambi. Mi auguro di vedere meno fiducie, solo quando è necessario; mi auguro di vedere pochi provvedimenti blindati e questo è un provvedimento che per l’urgenza è stato quasi immodificabile alla Camera e sarà completamente immodificabile al Senato. E mi auguro ovviamente, appunto, che il Parlamento torni ad essere centrale.

 

Il Milleproroghe, le mille proroghe

Dopo questa premessa torno sul provvedimento che stiamo discutendo: il “Milleproroghe”. “Milleproroghe” perché l’Italia è il Paese in cui si fanno le leggi per modificare leggi che modificano altre leggi, ma è anche il Paese in cui si fanno le leggi che poi non entrano mai in vigore, perché le loro entrata in vigore viene rinviata, prorogata; rinviata un po’ come tante cose, come ad esempio, lo sappiamo, nel caso dei tagli dell’editoria, la cui entrata in vigore era stata annunciata con grande orgoglio in passato e poi vediamo che continua a essere rinviata

 

Sperimentazione animale

Ma, ancora, un tema che a me sta molto a cuore, invece: il rinvio del divieto di sperimentazione animale sugli xenotrapianti e sulle sostanze d’abuso. Voglio spiegare un attimo bene di cosa stiamo parlando, perché spesso si fa confusione, si confondono i temi: non stiamo parlando della sperimentazione sugli animali in senso lato, comprendendo tutta la sperimentazione animale. Non stiamo parlando della sperimentazione per creare farmaci, vaccini, insomma per salvare vite umane, stiamo parlando esclusivamente di due tipi di ricerca: la ricerca di base e la ricerca applicata; e solo su di un settore stiamo parlando, del settore delle sostanze d’abuso come degli xenotrapianti. Sostanze come la nicotina, la cocaina, l’etanolo gli anfetaminici, l’LSD. Queste sono appunto sostanze che sono elencate nella relazione che il Ministro Speranza ha dato alle Camere. Noi sottoponiamo a sofferenza degli animali, degli esseri viventi, degli esseri senzienti, per testare la cocaina. La cocaina, stiamo parlando di questo. Il decreto legislativo che introduceva appunto il divieto di sperimentazione animale per questo ambito della ricerca era del 2014 e prevedeva già all’inizio un posticipo dell’entrata in vigore di questa norma di tre anni, sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2017. Poi abbiamo visto che nel 2016 c’è stata una proroga di altri tre anni, una proroga a cui il MoVimento 5 Stelle si oppose, era contrario, perché ovviamente difendeva gli animali. Tuttavia in questa legislatura abbiamo rinviato per la seconda volta ancora l’entrata in vigore di questa norma dal 2020 al 2021 e oggi dal 2021 al 2022. La norma è stata approvata nel 2014 e se non ci saranno proroghe entrerà forse in vigore nel 2022. Otto anni, otto lunghi anni in cui gli animali hanno continuato ad essere utilizzati per le ricerche su droghe e alcol. Questo Governo, questa maggioranza dice di essere ambientalista, di avere a cuore la tutela dell’ambiente. Io credo che chi è lontano dagli animali non possa essere vicino all’ambiente e se questo Governo, se questa maggioranza vuole dare un vero segnale anche di discontinuità rispetto al passato, allora dovrebbe almeno valutare di iniziare ad escludere dalla proroga la ricerca su alcune sostanze, come abbiamo detto, sulla cocaina, ad esempio, sull’LSD o anche gli xenotrapianti. Nella relazione stessa del “Milleproroghe” si evince che relativamente agli xenotrapianti si rileva che nel settore non si registrano nuove domande. Se non si registrano nuove domande – ce lo dice la relazione del “Milleproroghe”, possiamo iniziare ad escludere questa proroga. Mi ripeterò ma come credo sia fondamentale: chi è lontano dagli animali non può essere vicino all’ambiente.

 

Blocco degli sfratti

Un altro tema che ritenevo importante e purtroppo si è deciso di ignorare completamente o comunque posticipare, è quello del blocco degli sfratti. Il Ministro D’Incà è andato in Commissione a chiedere di ritirare tutti gli emendamenti su questo tema chiedendo di presentare in Assemblea un ordine del giorno. Un ordine del giorno sappiamo benissimo tutti che cosa significa, ossia una vaga promessa a valutare l’opportunità di, con i tempi e i modi che poi sono indeterminati, che verranno decisi di volta in volta. Io non so se avete letto le tante, le centinaia di e-mail che abbiamo ricevuto; io le ho lette. Ve ne leggo qualcuna: “mia madre, donna di quasi 73 anni malata di Parkinson, ha un appartamento con il quale sosteneva alcune delle tante spese dovute alla sua grave patologia. Da marzo 2019 – 2019! – l’inquilino non paga più le mensilità. Dopo un anno e mezzo siamo riusciti ad avere una sentenza di sfratto per il giorno primo gennaio 2021 e ora ci ritroviamo con un ennesimo prolungamento”. Un’altra e-mail: “con il mio umile lavoro ho pagato gli oneri condominiali per quell’abitazione da maggio 2018, per il tutto il 2019 e il 2020 e continuerò a farlo per i mesi a venire. Sto pagando la rata del mutuo, le spese e non ho la possibilità nemmeno di provare a ottenere definitivamente quanto mi spetta di diritto”. “Abbiamo acquistato in asta una prima casa, data dello sfratto ad aprile 2020. Da mesi ci ritroviamo a dover pagare un affitto, le rate del mutuo, due rate IMU perché non abbiamo trasferito la residenza”. Io le ho lette quasi tutte queste e-mail e spesso ho risposto ad una ad una, quando ho potuto, e mi chiedo che Stato è quello che si mette contro a dei cittadini senza valutare e soppesare le diverse necessità ed esigenze. C’è necessariamente il tema di tutelare chi è in una situazione di fragilità e di difficoltà, ma questo presuppone prima di tutto una verifica del reale stato di necessità di entrambe le parti, ripeto: di entrambe le parti. E una volta che lo stato di necessità, di fragilità è verificato, allora è lo Stato che deve farsi carico della situazione e deve trovare una soluzione, non si può scaricare la tutela sociale sulle spalle di altri cittadini. I cittadini non possono essere un ammortizzatore sociale; e comprendo la necessità della nuova maggioranza di trovare nuovi equilibri sui diversi temi. Io spero tuttavia che lo faccia presto, perché non è possibile lasciare nel limbo e in difficoltà tanti cittadini la cui unica colpa è quella di possedere una casa.

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