Imprenditorialità sociale: il nostro appello al Ministro Giorgetti

Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato il 12/05/2021

A fine marzo una nota del MISE ha stabilito che un’azienda non può essere, allo stesso tempo, una start-up innovativa a vocazione sociale e un’impresa sociale; insieme ad altri dodici parlamentari ho quindi scritto una lettera al Ministro Giorgetti affinché sospenda immediatamente questo provvedimento. Questo aut aut infatti, lungi dal configurarsi una scelta indolore, mette a rischio la continuità aziendale delle imprese interessate, il mantenimento e la crescita dei livelli occupazionali, oltre che il rispetto degli impegni e delle obbligazioni assunte con terzi. Quel che servirebbe, piuttosto, sarebbe un intervento legislativo volto a semplificare e valorizzare le nuove forme emergenti dell’imprenditorialità sociale.

Di seguito, il testo della lettera (che potete anche trovare qui).


Alla cortese attenzione
On. Giancarlo Giorgetti
Ministro dello Sviluppo Economico

Roma, 11 maggio 2021

Ministro Giorgetti,

molte Camere di Commercio, a seguito della nota del MISE dello scorso 23 marzo (prot. 84932), si sono mosse per notificare “l’incompatibilità dell’iscrizione nella sezione speciale delle Start-up innovative con l’iscrizione nella sezione delle Imprese sociali”.

Questa notifica chiede sostanzialmente a chi oggi ha il doppio status – e quindi è Impresa sociale ETS senza fini di lucro secondo il decreto legislativo 117/2017 ed è quindi iscritta alla sezione delle Imprese Sociali del Registro Imprese e al tempo stesso nella Sezione speciale delle Start-up Innovative a vocazione sociale per requisiti oggettivi, in base al decreto 179/2012 – di rinunciare ad una delle due iscrizioni. Viene così imposto un aut-aut sulla base di un presunto conflitto tra le due iscrizioni nel Registro Imprese, perché una Siavs avrebbe ‘scopo lucrativo’… anche quando si tratta di imprese non-profit!

L’imposizione di questa scelta produce gravi effetti sull’impresa: reali, economici e finanziari. Perché perdere la qualifica di Impresa sociale ETS (Ente del Terzo Settore) comporta l’estromissione dal mercato di riferimento (pubblico e privato), l’interruzione o l’inadempienza nelle attività e contratti in corso: in definitiva, l’impossibilità di svolgere l’attività economica. E perché rinunciare all’iscrizione nella sezione Startup Innovative vuol dire perdere le facilitazioni specifiche: le garanzie speciali del Fondo PMI per l’accesso al credito, gli incentivi fiscali per attrarre investitori in una no-profit patrimonializzando l’impresa, giuslavoristici. Un danno alla accountability nei rapporti anzitutto con imprenditori privati e sociali, che compromette la capacità di operare dell’impresa e la sua strategia di sviluppo.

L’aut-aut a cui si sta sottoponendo le imprese interessate non sta quindi chiedendo di fare una scelta, ma di fatto si sta traducendo in una imposizione che mette a rischio la continuità aziendale, il mantenimento e la crescita dei livelli occupazionali, il rispetto degli impegni e delle obbligazioni assunte con terzi.

Troviamo francamente incomprensibile quello che sta succedendo, e le chiediamo un suo interessamento e intervento diretto e tempestivo per evitare il paradosso che il MISE, invece di aiutare la nascita e sviluppo delle imprese, emani note che di fatto mettono a repentaglio l’attività di impresa e la sopravvivenza stessa di tante realtà imprenditoriali italiane.

Dal momento che le Camere di Commercio hanno già notificato scadenze perentorie – già da questa settimana! – per effettuare la scelta, le chiediamo (a) di intervenire subito con una sospensione del procedimento nell’attesa di adeguati chiarimenti, al fine di bloccare gli effetti che si produrrebbero a danno delle imprese interessate; e (b) di valutare ogni opportuno intervento legislativo che risolva queste “contraddizioni”, semplifichi e valorizzi le nuove forme emergenti dell’imprenditorialità sociale.

In attesa di un cortese riscontro, la salutiamo cordialmente,

Alessandro Fusacchia, Luca Carabetta, Andrea Cecconi, Rosalba De Giorgi, Lorenzo Fioramonti, Chiara Gribaudo, Antonio Lombardo, Mattia Mor, Rossella Muroni, Antonio Palmieri, Elisa Siragusa, Serse Soverini, Simona Suriano

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