Buone notizie per i lavoratori a contratto delle nostre sedi diplomatiche all’estero, che erano rimasti, ingiustamente, esclusi dalla riforma dell’assegno unico.
La Camera ha oggi infatti approvato un emendamento che prevede l’istituzione di una forma di sostegno familiare per gli impiegati di nuova assunzione; salvaguardando, contestualmente, i diritti acquisiti di chi era già percettore dell’assegno.
Per sanare questa ingiustizia nei mesi scorsi avevo presentato diversi emendamenti, purtroppo mai approvati. Infine, ho presentato — al decreto “Semplificazioni fiscali” — la proposta emendativa 38.03: depositata identica anche da altri deputati, è stata assorbita dall’emendamento di commissione approvato oggi in aula.
Grazie al lavoro coordinato di tutte le forze politiche, siamo riusciti a sanare questa ingiustizia. Una grande vittoria. Ora manca solo l’approvazione al Senato.