Il mio lavoro per gli italiani all’estero: AIRE, CGIE, e vari altri temi

Tempo di lettura: 11 minuti

Pubblicato il 07/09/2022

Oltre alle questioni principali di cui mi sono occupata in questo quinquennio, riepilogate negli ultimi articoli pubblicati qui sul mio blog, ho anche depositato moltissimi atti di indirizzo e controllo su svariate altre tematiche di interesse dei nostri connazionali all’estero. Eccone alcune:

  • Assistenza ai nostri connazionali in Ucraina e Russia
  • Belgio: caso Regib
  • Casi di italiani all’estero
  • Diritti dei “digitatori”, lavoratori interinali presso il MAECI
  • Disoccupazione e agevolazioni per i rimpatriati
  • Doppia cittadinanza italo-spagnola
  • Elezioni di rinnovo dei Comites
  • Germania: il caso Co.As.Sc.It
  • Giornata mondiale del cinema italiano
  • IMU per gli italiani all’estero
  • Interferenza del CGIE nella campagna referendaria
  • Lavoro agile all’estero
  • Libera circolazione degli italiani vaccinati all’estero
  • Patronati all’estero
  • Personale docente all’estero
  • Raccolta firme per referendum all’estero
  • Spagna: scuola Italiana a Barcellona
  • Spese del CGIE
  • Superare gli svantaggi dell’iscrizione all’AIRE
  • Svizzera: il caso Fopras

 

Assistenza ai nostri connazionali in Ucraina e Russia

Ordine del giorno 9/03491-A/029 (2022)
Accolto in data 16/3/2022
Con questo odg si impegnava il Governo “a valutare tutte le iniziative utili al fine di sostenere nelle forme e le azioni ritenute opportune i cittadini italiani residenti in Ucraina e in Russia costretti a rientrare nel nostro paese, in conseguenza del conflitto in atto”.

 

Belgio: caso Regib

Interrogazione a risposta in commissione 5-05349 (2021)
“Per sapere se, visto quanto riportato in premessa, il Ministro non ritenga di adottare le iniziative di competenza per garantire che l’associazione Regib riceva i fondi per la parte di progetti, approvati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Comites, già realizzati, al fine di corrispondere poi tali somme ai fornitori”.

 

Casi di italiani all’estero

Interrogazione a risposta scritta 4-08219 (2021)
Sul caso di Luca Ventre. Per sapere “se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e se non ritenga, per quanto di competenza, di fornire ogni informazione utile al fine di chiarire le circostanze in cui è purtroppo avvenuto il decesso del connazionale Luca Ventre; se non intenda chiarire la presenza di personale di vigilanza non italiano a tutela della sicurezza delle sedi diplomatiche italiane all’estero”.

Interrogazione a risposta scritta 4-08766 (2021)
Sul caso di Veronica De Nitto. Per sapere “se il Governo non ritenga opportuno chiarire rapidamente quali sono stati sinora i contatti con le autorità statunitensi, affinché un femminicidio compiuto all’estero non resti impunito e ai familiari della vittima vengano garantite verità e giustizia; se il Governo non intenda chiarire quali iniziative siano state sinora assunte dalla diplomazia italiana per il caso di Veronica De Nitto; se il Governo non ritenga opportuno fornire con la massima celerità tutto il necessario supporto ai familiari della vittima; se non si reputi opportuno chiarire le ragioni di quello che l’interrogante giudica il perdurante e assordante silenzio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale sulla vicenda; se il Governo non ritenga necessario adottare iniziative per creare una struttura all’interno del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale che, in casi del genere, possa attivarsi immediatamente e fare da raccordo tra le autorità estere e i familiari delle vittime in Italia”.

Interrogazione a risposta scritta 4-09773 (2021)
Sul caso di Ikram Nzihi. Per sapere “quali iniziative di competenza stia mettendo in atto il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per tutelare la nostra concittadina”.

 

Diritti dei “digitatori”, lavoratori interinali presso il MAECI

Interrogazione a risposta scritta 4-08635 (2021)

In aggiunta alle figure istituzionalmente sancite come parte integrante del personale del Ministero degli affari esteri, esiste anche quella dei «digitatori», sebbene questa categoria si collochi in una sorta di cono d’ombra della gestione amministrativo-contabile della rete estera della Farnesina. Le assunzioni di personale definito «digitatore», infatti, risultano attuate attraverso agenzie di somministrazione di lavoro interinale. Nella mia interrogazione chiedevo quali fossero “le norme che regolano il coinvolgimento dei digitatori nell’attività delle sedi estere e quanti di questi stiano attualmente lavorando presso le stesse”; domandando inoltre quali fossero e a quanto ammontassero le risorse destinate all’assunzione di digitatori, e quale fosse “il rapporto tra il costo, sostenuto dall’Amministrazione, per le agenzie di lavoro interinale e lo stipendio percepito dal digitatore”. Nel collegamento alla pagina dell’atto è possibile trovare anche la risposta del sottosegretario.

 

Disoccupazione e agevolazioni per i rimpatriati

Interrogazione a risposta in commissione 5-02497 (2019)
La legge n. 402 del 1975 stabilisce che i cittadini italiani che hanno lavorato in Stati membri dell’Unione europea, ovvero in Stati extra europei, rimasti disoccupati per licenziamento o per mancato rinnovo del contratto di lavoro stagionale da parte del datore di lavoro all’estero, hanno diritto alla cosiddetta disoccupazione per lavoratori rimpatriati, in seguito al loro rimpatrio; chiedevo dunque “quanti lavoratori rimpatriati abbiano usufruito di tale prestazione economica negli ultimi 5 anni; se il Ministro interrogato non intenda intraprendere iniziative volte a pubblicizzare tale incentivo rivolto ai lavoratori rimpatriati, nonché a valutare la possibilità di estendere i termini entro i quali presentare la richiesta”.

Interrogazione a risposta scritta 4-03344 (2019)
“Se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa; quali iniziative di competenza intenda porre in essere per superare tale criticità”.

Ordine del giorno 9/01637-AR/077  (2019)
Accolto come raccomandazione il 21/03/2019
L’odg impegnava il Governo “a valutare, con futuri interventi a carattere normativo, l’opportunità di prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili, l’istituzione di un fondo per sostenere il rientro degli italiani all’estero, che si trovino in stato di disagiate condizioni economiche”.

 

Doppia cittadinanza italo-spagnola

Interrogazione a risposta scritta 4-08702 (2021)
Per domandare se il Governo avesse avuto intenzione “di intraprendere iniziative propedeutiche alla firma di un accordo bilaterale tra Italia e Spagna che conceda ai nostri connazionali residenti in Spagna la possibilità di beneficiare della doppia cittadinanza italo-spagnola”.

Interrogazione a risposta scritta 4-12088 (2022)
Con questo atto, domandavo invece fossero emerse novità sul tema, “al fine di raggiungere un accordo che conceda ai nostri connazionali residenti in Spagna la possibilità di beneficiare della doppia cittadinanza italo-spagnola”.

 

Elezioni di rinnovo dei Comites

Risoluzione in commissione 7-00696 (2021)

Ai primi di aprile 2021 la Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie della Farnesina comunicò la data fissata per le prossime elezioni di rinnovo dei membri dei Comitati degli italiani all’estero, rendendo noto che tale appuntamento elettorale avrebbe avuto luogo il 3 dicembre 2021. Le elezioni in questione avrebbero dovuto tenersi già nel 2020, ma, a causa dell’ultimo referendum costituzionale, e del sovraccarico di lavoro che la concomitanza dei due eventi avrebbe comportato per le nostre strutture consolari, furono appunto rinviate all’anno successivo. Per evitare che tali elezioni venissero rinviate ancora — come da proposta di alcune autorevoli figure istituzionali — depositammo questa risoluzione, con la quale si impegnava il Governo “a non adottare iniziative per rinviare ulteriormente le consultazioni elettorali volte a rinnovare i membri dei Comitati degli italiani all’estero, le quali dovranno tenersi – come da decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162 – entro il 31 dicembre 2021; ad avviare la sperimentazione del voto elettronico per il rinnovo dei Comites, la quale potrebbe avere primo ambito di applicazione solo in alcune città «pilota»; a implementare una campagna informativa destinata ai nostri connazionali all’estero iscritti all’Aire volta a far conoscere scopi e funzioni dei Comites, oltre che a pubblicizzarne le elezioni”.

 

Germania: il caso Co.As.Sc.It

Interrogazione a risposta scritta 4-01915 (2018)
Sospesi 150 corsi di lingua e cultura italiana a Friburgo, con il conseguente licenziamento di oltre quindici docenti, a causa della chiusura dell’ente gestore Co.As.Sc.It. Ho chiesto dunque al se il Ministro interrogato se fosse a conoscenza di teista situazione, e quali iniziative di competenza intendesse assumere per scongiurare il blocco del servizio scolastico per i nostri connazionali.

 

Giornata mondiale del cinema italiano

Risoluzione in commissione 7-00225 (2019)
Con questa risoluzione si impegnava il Governo “ad assumere iniziative per istituire la «Giornata mondiale del cinema italiano», per promuovere quella che diventerà una ricorrenza annuale in una data simbolica da definire, interessando gli Istituti italiani di cultura all’estero che, in contemporanea mondiale, attueranno un’azione promozionale strutturata, attraverso proiezioni di film italiani selezionati da un’apposita commissione, così da ottenere molteplici effetti positivi tra i quali: a) arricchire l’offerta culturale degli Istituti italiani di cultura; b) permettere ai giovani autori di avere maggiore visibilità; c) contribuire con efficacia alla promozione dell’immagine dell’Italia all’estero, facendo conoscere storie, luoghi tradizioni della nostra identità artistica e sociale contemporanea; d) valorizzare e fare conoscere meglio i grandi del cinema italiano; e) intensificare l’afflusso turistico attraverso il cinema (cineturismo)”.

Risoluzione in Commissione conclusiva del dibattito 8-00059 (2019)
Approvata in data 11/12/2019
Le commissioni III e VII impegnavano il Governo: “1) a rafforzare e a finanziare le iniziative per la promozione della cinematografia italiana all’estero, celebrando ogni anno la «giornata mondiale del cinema italiano», nell’ambito della rassegna «Fare Cinema – La Settimana del cinema italiano nel mondo», già promossa annualmente attraverso la rete delle ambasciate, consolati ed istituti italiani di cultura;  2) a dedicare l’edizione del 2020 al centenario della nascita del maestro Federico Fellini proiettando i capolavori del regista e di nuovi autori cinematografici italiani, ove possibile in contemporanea mondiale, compatibilmente con le risorse disponibili, la normativa in materia di diritto d’autore e il contesto locale dei diversi Paesi;  3) a rafforzare presso le sedi diplomatico-consolari e gli istituti italiani di cultura un’azione promozionale integrata, anche attraverso proiezioni di prodotti audiovisivi italiani (cortometraggi, mediometraggi, film e docufilm), così da ottenere molteplici effetti positivi, tra i quali:  a) arricchire l’offerta culturale degli Istituti italiani di cultura;  b) permettere ai giovani autori e alle giovani autrici di avere maggiore visibilità; c) contribuire con efficacia alla promozione dell’immagine dell’Italia all’estero, facendo conoscere storie, luoghi tradizioni della nostra identità artistica e sociale contemporanea;  d) valorizzare e fare conoscere meglio i grandi del cinema italiano;  e) sostenere un comparto – e in esso la componente artigiana tipica della creatività italiana – che costituisce un’importante quota dell’economia italiana, in termini occupazionali;  f) intensificare l’afflusso turistico dall’estero verso l’Italia attraverso il marketing territoriale dei luoghi cinematografici (cineturismo). A tal fine, valuti il Governo la possibilità – quando all’estero nell’ambito della sopra richiamata «Giornata mondiale del cinema italiano» sono proiettati film italiani, soprattutto se prodotti con contributi pubblici – di valorizzare, nelle modalità ritenute opportune, le regioni di appartenenza delle località o delle attrazioni turistiche italiane che appaiono nelle pellicole”.

 

IMU per gli italiani all’estero

Ordine del giorno 9/1074-A/8 (2019)
Accolto come raccomandazione in data 14/5/2019
Qui si impegnava il Governo “a valutare l’opportunità di prevedere, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e i vincoli di bilancio, nel rispetto delle disposizioni dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, l’introduzione di un intervento normativo ad hoc, volto ad una agevolazione dell’imposta municipale unica – IMU, nei confronti dei lavoratori italiani, non residenti in Italia, da almeno due anni, iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) istituita con legge 27 ottobre 1988, n. 470″.

Interrogazione a risposta scritta 5-03007 (2019)
Per sapere “quali soluzioni normative il Ministro interrogato intenda promuovere in materia di Imu e Tasi”.

 

Interferenza del CGIE nella campagna referendaria

Interrogazione a risposta in commissione 5-03602 (2020)
Per sapere se il Governo conoscesse le modalità con cui il CGIE avesse deciso “di pronunciarsi sul referendum, quale eventuale ruolo abbia svolto il Governo medesimo, e quali eventuali iniziative di competenza si intendano assumere in relazione al ruolo svolto da tale organismo”.

 

Lavoro agile all’estero

Interrogazione a risposta scritta 4-08641 (2021)
“Per sapere quali siano le ragioni ostative ad una giusta quanto opportuna disciplina del lavoro agile presso le sedi esterne del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; se non si ritenga di adottare iniziative per rivedere le disposizioni di cui all’articolo 263, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2020 che riconoscono preminenza alle norme locali per quanto concerne la materia del lavoro e della sicurezza sanitaria, soprattutto alla luce del carattere straordinario dell’emergenza sanitaria in atto; quali siano le ragioni per cui il piano organizzativo per il lavoro agile non contempli anche i dati relativi al personale che si è avvalso del lavoro agile nelle sedi estere”.

Ordine del giorno 9/02945-A/084 (2021)
Respinto
“La Camera impegna il Governo a valutare l’opportunità di rivedere la scelta amministrativa descritta, ipotizzando anche l’adozione di iniziative normative volte all’abrogazione definitiva dell’articolo 263 comma 4 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77, che attua la sperequazione intra-amministrativa di cui in premessa”.

 

Libera circolazione degli italiani vaccinati all’estero

Interrogazione a risposta scritta 4/09898 (2021)
Nel testo si domandava quali iniziative il Governo avesse intenzione di intraprendere “al fine di assicurare il rientro in Italia, oltre che la libera circolazione nel nostro Paese, di tutti i nostri connazionali vaccinati all’estero, riconoscendo inoltre la validità delle certificazioni vaccinali emesse nel loro attuale Paese di residenza”.

Interrogazione a risposta scritta 4/11694 (2022)
Per domandare se i Ministri interrogati fossero a conoscenza del fatto che, nonostante la normativa fosse chiara ed inconfutabile, “ad oggi, come si evince da denunce a mezzo stampa, milioni di cittadini italiani e turisti che hanno ricevuto la terza dose vaccinale in Paesi extra Unione europea vanno incontro, non soltanto all’impossibilità di poter «spendere» il proprio green pass rafforzato in Italia, nonostante questa certificazione rispetti le caratteristiche richieste dalla normativa in materia, ma anche all’ulteriore costrizione di sottostare ad una burocrazia lenta, con tempi di attesa di circa un mese, per vedersi riconoscere un diritto che il nostro Paese dovrebbe garantire de facto sulla base di un semplice automatismo che trova fondamento proprio nella normativa sopracitata; quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano adottare per sanare la discrepanza che si è venuta a creare tra la normativa sopracitata e la sua attuazione concreta all’interno del territorio italiano che sta causando notevoli difficoltà in materia di accessi ai servizi ed ai luoghi di lavoro di tutti i cittadini italiani o di turisti che si trovano in questo limbo tra il poter liberamente circolare all’interno del territorio nazionale ed il non poterlo fare, di fatto, con grave danno alla propria libertà di azione e movimento.

 

Patronati all’estero

Interrogazione a risposta scritta 4-00360 (2018)
“Per sapere se si sia a conoscenza della violazione della normativa segnalata che potrebbe interessare anche altri patronati; quali iniziative — anche di tipo normativo — intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza, in merito alla disciplina dei Comites e dei loro rapporti con i patronati, al fine di garantire il rispetto del dettato normativo e rimuovere le situazioni di conflitto di interesse tra il profilo di responsabile di patronato e quello di membro del Comites; se si intenda avviare una istruttoria finalizzata all’accertamento, per quanto di competenza, delle violazioni dei diritti dei lavoratori a cui si è fatto riferimento in premessa, verificatesi presso il patronato Inca Cgil di Monaco di Baviera”.

Interrogazione a risposta in commissione 5-00772 (2018)
“Per sapere se quanto riportato in premessa corrisponda al vero e, in tal caso, quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere per garantire lo svolgimento di ispezioni efficienti che permettano un puntuale e concreto controllo sull’attività svolta dai patronati e dagli istituti di assistenza sociale siti all’estero; quali iniziative intenda adottare nei confronti dei patronati che adottano la doppia registrazione dei dati statistici, ad avviso degli interroganti causa di illegittimi e maggiori oneri economici a carico della finanza pubblica”.

Ordine del giorno 9/02700/126 (2020)
Accolto il 12/10/2020
“Impegna il Governo: a valutare l’opportunità di intensificare la vigilanza sugli istituti di patronato, modificando le norme che attualmente disciplinano le verifiche ispettive, oltre che il funzionamento e il finanziamento dei patronati operanti in territorio estero, prevedendo quindi una riforma complessiva sulla loro attività, volta ad una migliore certificazione del lavoro da essi svolto;  a considerare la possibilità di ridurre le somme destinate a enti che si sono resi responsabili in passato di condotte illecite;  a valutare l’opportunità di riservare parte degli stanziamenti statali disposti in favore dei patronati alla creazione di un Fondo, destinato in via esclusiva al ristoro e all’indennizzo delle vittime di reati commessi dagli operatori, direttori e legali rappresentanti degli istituti di patronato e assistenza, operanti anche all’estero”.

 

Personale docente all’estero

Ordine del giorno 9/2325-AR/47 (2020)
Accolto il 19/2/2020
Con l’odg si impegnava il Governo “a prevedere, anche attraverso un successivo intervento normativo, una modifica della norma citata in premessa al fine di poter ampliare la platea delle persone che possono partecipare alle procedure di selezione per il reclutamento del personale docente, assunto dalle scuole statali all’estero per materie obbligatorie per l’ordinamento italiano, che non possono essere coperte da docenti inviati dall’Italia”.

Interrogazione a risposta scritta 4-05861 (2020)
“Se i Ministri interrogati, dato il contesto eccezionale e lo stato di emergenza sanitaria mondiale, non intendano adottare iniziative per confermare i docenti all’estero in scadenza di mandato per almeno un altro anno ancora, lasciandoli nella loro attuale sede di servizio e, contestualmente, sospendendo i decreti di restituzione ai ruoli metropolitani, così prorogando il loro mandato almeno per l’anno scolastico 2020/21 o, eventualmente – con applicazione dell’articolo 24 del decreto legislativo n. 64 del 2017 – prevedendo l’utilizzo di assegnazioni temporanee per un anno scolastico”.

 

Raccolta firme per referendum all’estero

Interrogazione a risposta scritta 4-09987 (2021)
“Per sapere quali iniziative di competenza il Governo intenda mettere in atto per consentire il sereno e regolare svolgimento della raccolta firme referendaria per gli italiani residenti all’estero; se il Governo abbia intenzione di emanare circolari, informative e comunicazioni ufficiali dirette alla rete consolare e ai gruppi organizzati di nostri connazionali all’estero, affinché detta possibilità sia conosciuta debitamente dai pubblici funzionari e dalla cittadinanza”.

 

Spagna: scuola Italiana a Barcellona

Interrogazione a risposta in commissione 5-04076 e interrogazione a risposta orale 3-01855 (2020)
L’istituto italiano statale comprensivo di Barcellona – ormai storico ente nazionale, operante nella città catalana da decenni – rischiava di non poter proseguire oltre la sua attività a causa di un contenzioso riguardante l’affitto dei locali ove lo stesso trova la sua sede; lo stallo fu tale da mettere a rischio la partenza del successivo anno scolastico. Nelle interrogazione si chiedeva dunque se i Ministri interrogati fossero !a conoscenza della situazione descritta e quali iniziative abbiano intenzione di intraprendere, al fine di assicurare la piena operatività dell’istituto italiano statale comprensivo di Barcellona”.

 

Spese del CGIE

Interrogazione a risposta scritta 4-11155 (2022)
“Per sapere a quanto ammontino complessivamente le spese di viaggio rimborsate ai membri del Cgie nel corso dell’ultima consiliatura, suddivise per le quattro ripartizioni di cui è composta la circoscrizione Estero e per ciascuno degli eventi cui hanno partecipato”.

 

Superare gli svantaggi dell’iscrizione all’AIRE

Ordine del giorno 9/01807-AR/192 (2019)
Accolto in data 21/06/2019
Nel testo si impegnava il Governo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, “a valutare l’opportunità di porre in essere provvedimenti a carattere normativo, volti a eliminare gli svantaggi derivanti dall’iscrizione all’AIRE, ovvero che l’iscrizione possa risultare più conveniente rispetto alla non iscrizione”.

 

Svizzera: il caso Fopras

Interrogazione a risposta scritta 4-10453 (2021)
Nel 2021 fu venduto a Basilea, per 4 milioni 50 mila franchi, un palazzo di mille metri quadri di proprietà della Fopras, una fondazione che si occupava, tra le altre cose, di corsi di lingua e cultura italiana; l’edificio ospitò inoltre, per anni, il locale Comitato degli italiani all’estero. Il problema è che, secondo accordi precedenti, quel palazzo avrebbe dovuto essere ereditato dallo Stato italiano. Nell’atto domandavo se il Ministro interrogato fosse a conoscenza “della vicenda sopra esposta e quali iniziative di competenza intenda mettere in atto al fine di far luce sulla stessa”.

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