Verso il portale unico per gli italiani all’estero

Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato il 05/08/2020

Procede il lavoro della Commissione Affari esteri alla Camera per quel concerne il miglioramento dei servizi informatici a disposizione dei nostri connazionali all’estero: nella giornata di oggi è stata infatti approvato il testo unificato delle sei risoluzioni presentate in questi mesi sul tema, tra cui due mie.

Di ciò non posso che essere soddisfatta: per la coscienza e la sensibilità mostrata dai colleghi sulla questione e per la celerità con cui la Commissione tutta si sta muovendo, al fine di impegnare concretamente la Farnesina a dare un supporto efficiente e adeguato all’odierno sviluppo tecnologico agli italiani nel mondo; sia che questi si trovino all’estero provvisoriamente (per lavoro, studio o vacanza), o abbiano lì preso la loro nuova residenza; oppure ancora siano rimpatriati. Il principale obiettivo, importante, è quello di creare un unico punto di riferimento per i connazionali all’estero.

Nel testo si porgono al Ministero proposte migliorative molto chiare e definite, esortandolo ad intervenire su precise problematiche comunicative che, soprattutto recentemente, durante i primi mesi dell’emergenza sanitaria, sono purtroppo diventate manifeste.

Nello specifico, il nascituro portale unico per gli italiani all’estero dovrà fornire «univoche indicazioni sui servizi consolari erogati online dalla rete di ambasciate e consolati, con l’obiettivo di omogeneizzare gli standard comunicativi»; ciò al fine di «coordinare i flussi informativi» e porre così fine alla dispersione delle comunicazioni ministeriali, frammentate fra troppi siti, applicazioni e profili di social network. In definitiva, armonizzando «il funzionamento della rete dei terminali dello Stato all’estero», e migliorando la capacità di interazione con i cittadini”.

Il documento, inoltre, impegna il Governo a stanziare risorse, e a rimodulare il personale e le dotazioni dell’Unità di crisi della Farnesina, allo scopo di potenziarne i servizi di assistenza erogati e di rafforzare la sala operativa posta a sua disposizione.

Tutte queste proposte, se verranno recepite, non potranno che innovare radicalmente la strategia comunicativa della Farnesina, rendendo più efficiente la struttura ministeriale di supporto alla numerosissima comunità degli italiani nel mondo.

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