Anche il Ministero degli affari esteri vede con interesse la possibilità di stipulare un accordo bilaterale con la Spagna che riconosca, ai nostri connazionali residenti nel paese iberico, lo status della doppia cittadinanza italo-spagnola. Questa la risposta giuntami oggi dal Sottosegretario Della Vedova in risposta alla mia interrogazione sul tema: risposta che accolgo con grande soddisfazione. Lo scorso marzo avevo domandato infatti, esplicitamente, se il Governo avesse intenzione di intraprendere iniziative in questo senso.
L’ispirazione per l’interrogazione è venuta dal vertice tenutosi il 15 marzo scorso, presso Montauban, tra Emmanuel Macron e il Primo Ministro spagnolo, Pedro Sanchez; tra i vari argomenti trattati durante l’incontro è stato affrontato anche il tema del doppio passaporto, franco-spagnolo, per i cittadini dei due grandi Stati europei. La discussione ha portato a un esito positivo: sarà firmato infatti un accordo per definire i casi di doppia nazionalità.
Nulla quindi vieta che anche l’Italia possa giungere al medesimo risultato del bilaterale occitano: ossia, a un accordo con le autorità iberiche che permetta, ai nostri connazionali residenti in Spagna, di poter finalmente godere della cittadinanza spagnola senza dover per questo rinunciare a quella italiana.
Nella sua risposta Della Vedova ha rivelato infatti di aver già aperto un dialogo sull’argomento con il Segretario di Stato spagnolo per gli affari europei, Juan Gonzales Barba, il quale, prendendo “buona nota” della proposta italiana, ha precisato inoltre che “ove l’opzione dell’accordo bilaterale non dovesse risultare praticabile da parte del suo Paese, si potranno studiare”, comunque, “possibili miglioramenti della legislazione spagnola esistente, ad esempio a partire dai diritti previsti dalla cittadinanza europea”.
Ci auguriamo quindi che il dialogo raggiunga l’esito sperato. Se le cose andassero nel senso da noi auspicato si tratterebbe di un importante traguardo e di un giusto riconoscimento per l’importante comunità italiana in Spagna, la quale conta, ricordiamolo, ben 214mila nostri connazionali.
Al link seguente, per chi volesse, il testo della mia interrogazione.