Chi chiede il rinvio delle elezioni Comites umilia gli italiani all’estero

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Pubblicato il 09/08/2021

Il Cgie persiste nella sua campagna di richiesta di rinvio delle elezioni dei Comites e, quindi, di proroga del proprio mandato di oltre due anni (rispetto ai cinque previsti per legge); annunciando persino, in merito, una lettera al Presidente della Repubblica. In una nota il Consiglio generale parla di «umiliazione dei diritti democratici degli italiani all’estero»: ma la vera umiliazione ci sarebbe se si rinviassero le elezioni dei Comitati, sospendendo i diritti democratici dei nostri connazionali-

Con un eventuale rinvio, non si impedirebbe solamente il diritto di voto, che ricordo avverrà via posta, ma anche il diritto legittimo di partecipare alla campagna elettorale formando nuove liste. Gli attuali membri del Comites e del Cgie hanno avuto quasi sette anni di mandato, due più di quelli previsti per legge.

È ora di ridare la parola ai cittadini.

Non sappiamo quando finirà l’emergenza sanitaria, ma sono certa che la Farnesina sia preparata ad organizzare queste elezioni e abbia tutti gli strumenti per fare una valutazione di merito. Se a febbraio il presidente Mattarella avesse sciolto le Camere, gli italiani sarebbero dovuti andare al voto, e la Farnesina avrebbe dovuto organizzare velocemente le votazioni per i nostri connazionali all’estero, indipendentemente dall’emergenza sanitaria.

Il Covid non può impedire l’esercizio democratico del voto.

A questo link, il mio comunicato.

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