Brexit: le nuove regole per trasferirsi in UK

Tempo di lettura: < 1 minuto

Pubblicato il 19/11/2020

Dal 1° gennaio 2021 terminerà la libera circolazione tra UE e Regno Unito.

Ricordo quanto fu facile, per me, trasferirmi a Londra; era il 13 settembre del 2012. Non dovetti progettare nulla; semplicemente, partii all’avventura: avevo in mano un biglietto di sola andata, e la prenotazione di una stanza di hotel. Questo bastava. Non parlavo bene inglese, e non avevo un lavoro che mi aspettasse. D’altra parte, essendomi licenziata dal mio lavoro in Italia apposta per volare oltremanica, il mio fu un – cosciente e volontario – tuffo nell’ignoto.

L’idea era di restare solo un anno, ma come spesso accade nelle storie di chi parte, gli anni sono diventati molti di più. E, col tempo, ho iniziato a sentire il Regno Unito, e le sue tradizioni, parte di me.

Tutto questo è stato possibile grazie alla libera circolazione. Probabilmente, se avessi dovuto richiedere un visto, o avere «un’offerta di lavoro da uno sponsor riconosciuto dall’Home Office», come previsto dal nuovo “Sistema d’immigrazione a punti”, non sarei mai partita. Posso vedere le ‘sliding doors’: la mia vita, oggi, sarebbe stata davvero diversa.

Tuttavia, dal 1° gennaio 2021 le cose cambieranno: ai cittadini europei non sarà più permesso di trasferirsi liberamente in UK; ci saranno nuove regole. In ogni caso l’uscita del Regno Unito dall’UE è stata una legittima decisione del popolo britannico, con legittime motivazioni: e, come tale, è una decisione che va rispettata.

In questa pagina – www.GOV.UK/TrasferirsiNelRegnoUnito – sono disponibili tutte le informazioni in merito.

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