Sono state oggi approvate alla Camera le nuove misure per la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Il testo in esame ha raccolto cinque proposte di legge, partiticamente trasversali, una delle quali – a prima firma Perantoni, n. 2171 – è stata da me sottoscritta. Il suo obiettivo è di fondamentale importanza: modificando il codice penale, e ampliando l’ambito di intervento della legge Zan, aggiunge al contrasto all’omofobia anche la lotta alle discriminazioni e alle violenze per motivi di genere, tema da me particolarmente sentito.
Verranno quindi introdotte pene severe per chi commette, o istiga a commettere, atti di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, oltre che sulla disabilità. La libera espressione di convincimenti od opinioni sarà comunque, ovviamente, preservata.
Parallelamente agli interventi sanzionatori, sarà promossa la prevenzione: anche attraverso la realizzazione di centri antiviolenza, volti a garantire assistenza legale, sanitaria, psicologica, e di mediazione sociale. Sarà inoltre istituita, il 17 maggio di ogni anno, la giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.
Avanti così, dunque, anche nel prossimo passaggio al Senato.
Sta per giungere il momento, a lungo atteso, in cui la normativa nazionale in materia di diritti civili si conformerà a quanto previsto dalla nostra Costituzione e dai trattati internazionali.