Inversione dell’opzione di voto: chi l’ha introdotta vuole cancellarla

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Pubblicato il 06/12/2021

Venerdì scorso si sono concluse le elezioni per il rinnovo dei Comites; voglio quindi innanzitutto fare gli auguri di buon lavoro a tutti i nuovi eletti.

A differenza dei membri del CGIE (nominati dal governo o eletti da un’assemblea di membri Comites e associazioni), i membri dei Comitati sono eletti direttamente dai nostri connazionali all’estero.

Nella mia proposta di legge di istituzione di un congresso dei presidenti Comites (e di soppressione del CGIE), voglio dare maggiore dignità a questi organismi: solo chi è eletto direttamente dai cittadini, può rappresentarli.

Tuttavia, come ci si aspettava, la partecipazione a queste elezioni è stata molto bassa e sono già iniziate le accuse: «È colpa del parlamento e del governo», dicono, che ha premuto perché non si rinviassero ulteriormente.

Secondo qualcuno, infatti, non bastava aver rinviato queste elezioni di 18 mesi. Bisognava rinviarle ancora.

A questo punto, definiamo direttamente in 10 anni la durata del mandato dei membri del Comites e del CGIE! Un mandato più lungo di quello del Presidente della Repubblica.

Per me, lo ribadisco, il voto non era rinviabile. E la “colpa” della scarsa partecipazione va sicuramente cercata altrove.

In merito poi alla tanto discussa inversione dell’opzione di voto (su cui io sono d’accordo) vorrei solo ricordare chi l’ha introdotta: il governo Renzi. Si può dire quindi che sia una misura introdotta proprio dal PD e IV. gli stessi che ora ne chiedono la cancellazione.

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