Ius scholae: la Lega fa ostruzionismo sui diritti dei bambini

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Pubblicato il 29/03/2022

Sono quasi 500 gli emendamenti presentati dalla Lega in Commissione Affari costituzionali al testo sullo ius scholae: è incredibile che si faccia ostruzionismo sui diritti delle persone e, in particolar modo, verso delle bambine dei bambini che hanno tutto il diritto di veder riconosciuta la loro identità nazionale.

Se, come innumerevoli studiosi affermano, la cultura è quello strumento che permette agli individui di sviluppare la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita, non si comprende il motivo per cui la cittadinanza italiana dovrebbe essere negata a chi ha studiato nel nostro Paese, frequentando cicli di istruzione che prevedono, tra le altre competenze chiave da sviluppare, quella sociale e civica in materia di cittadinanza.

Chi oggi mette in atto pratiche ostruzionistiche verso una legge che è semplicemente di civiltà, non si è evidentemente accorto delle trasformazioni sociali che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi decenni. Basterebbe avere un minimo di sensibilità per ascoltare le testimonianze delle tante ragazze e dei tanti ragazzi di seconda generazione cresciuti in Italia, le difficoltà che hanno affrontato e che affrontano, per capire la necessità assoluta di questa riforma. Stiamo parlando di persone integrate a tutti gli effetti nella nostra società, di bambini. Per loro e per un Paese all’altezza dei tempi, mi auguro che il testo venga approvato e convertito in legge entro questa legislatura.

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