Il diritto alla cittadinanza non è una questione irrilevante

Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato il 11/08/2021

Il diritto alla cittadinanza non è una questione irrilevante, è una questione di dignità.

Le parole della vicepresidente del Senato Paola Taverna – «Lo Ius soli non è una priorità» – dimostrano tanta superficialità sul tema della cittadinanza, e sono inoltre una menzogna. «La priorità è la lotta contro il virus», ha aggiunto. Parole su cui potrei anche concordare, se non fosse che il MoVimento è da sempre contrario ad affrontare il tema della cittadinanza. Vi racconto la mia esperienza.

Nel 2019, ben prima della pandemia, scrissi una proposta di legge di riforma della cittadinanza. Una proposta che si proponeva di modificare l’attuale normativa sullo ius sanguinis (troppo permissiva), introducendo lo ius culturae (concessione della cittadinanza per ragazzi che hanno vissuto in Italia e frequentato le nostre scuole).

Come da procedura interna (in sfregio alla costituzione e alle prerogative parlamentari) sottoposi la proposta di legge al vaglio dei vari capi e capetti.

Dopo mesi passati a chiedere: «Posso depositarla?», arrivò finalmente il verdetto: «Puoi, togliendo la parte sullo ius culturae».

E così feci. Seguìi gli ordini e depositai la proposta di legge, togliendo ogni riferimento allo ius culturae.

Il problema, Taverna, non è la lotta al virus. Il problema è che il MoVimento non ha mai voluto affrontare un tema “troppo di sinistra” (che poi, per me, è solo un tema di buonsenso).

Ora, veniamo ai fatti… perché è facile fare gli appelli sui giornali, più difficile è, come si dice talvolta, fare i fatti (e qui mi rivolgo alla propaganda del PD):

  • Durante il Governo Conte 1, varie proposte di riforma della cittadinanza furono incardinate, in quota opposizione ( 24 ottobre 2018).
  • Durante il Governo Conte 2, la discussione di queste proposte di legge si blocca. La discussione è ferma al 4 marzo 2020.

Per portare a casa una legge serve volontà politica. I fatti dimostrano che dal 4 marzo 2020 (governo giallorosso), non c’è stata volontà politica di trattare il tema della cittadinanza.

Un po’ ipocrita, aspettarsi che il tema venga affrontato oggi, con una maggioranza che include la Lega.

La riforma della cittadinanza è urgente!

È urgente riconoscere la cittadinanza ai ragazzi cresciuti in Italia, ed è urgente limitare il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis per avi morti 150 anni fa.

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