È stata una situazione surreale; inizialmente il governo aveva dato, inspiegabilmente, parere contrario. Ma in seguito al dibattito generato dal tema, e ai tanti colleghi che, trasversalmente, hanno supportato o sottoscritto questo odg, il governo ha cambiato parere (più volte!).
Ci era stata proposta una riformulazione, con cui si impegnava il Governo soltanto a «valutare l’opportunità di»: una riformulazione inaccettabile per un tema così importante e che, quindi, abbiamo rifiutato.
Alla fine, l’Esecutivo ha deciso di rimettersi all’Aula, e la Camera ha approvato tutti i singoli impegni.
Al collegamento seguente, il testo dell’ordine del giorno, a prima firma di Cristian Romaniello, con cui si impegna il Governo a:
- proclamare lo stato di emergenza nazionale per la siccità;
- istituire una cabina di regia nazionale per l’emergenza idrica;
- monitorare lo stato di attuazione degli interventi previsti dal PNRR per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione idrica del Paese;
- predisporre un piano nazionale di piccoli e medi invasi per lo stoccaggio dell’acqua piovana, per far fronte alla progressiva diminuzione delle piogge;
- utilizzare parte delle risorse del PNRR per avviare interventi strutturali per ridurre l’impatto della siccità in Italia nei prossimi anni.