Il futuro non è il gas!
È questo un argomento davvero complesso, ma secondo me, per comprenderlo, basterebbe considerare tre dati:
- L’Italia attualmente estrae circa 3,5 miliardi metri cubi per anno, e si è deciso di raddoppiare la produzione di gas estraendone fino al doppio (circa 7 miliardi di metri cubi).
- Il fabbisogno annuale di gas naturale dell’italia è di circa 72 miliardi di metri cubi. L’aumento delle estrazioni non avrà quindi alcun effetto sulle bollette poiché il gas è comunque poco (continueremo ad importare il 90% delle nostre esigenze) e viene immesso sul mercato internazionale.
- Secondo il ministero dello sviluppo economico le riserve totali in adriatico sono circa 70/90 miliardi di metri cubi, pari a circa un anno di fabbisogno nazionale. Una volta estratto tutto, poi non ci sarà più gas nazionale per sempre.
Ma c’è di più.
Mentre il ministro della finzione ecologica Cingolani propone di aumentare estrazione del gas dall’Adriatico, in piena crisi energetica, l’Italia esporta gas all’estero. Avete letto bene: nel 2021 l’esportazione del gas è cresciuta del 389% rispetto al 2020, con oltre 1,5 miliardi di mc di gas venduti fuori confine.
Questo è il quadro in cui ci si sta muovendo.
Vi invito ad ascoltare l’Intervento di Angelo Bonelli, a questo link.