È finalmente partita, per la prima volta all’estero, la sperimentazione del voto elettronico: l’occasione, il rinnovo dei membri dei Comitati degli italiani all’estero. Un traguardo a suo modo storico, per il cui raggiungimento mi sono battuta fin dalla mia elezione in Parlamento, tre anni e mezzo fa, non risparmiando interrogazioni, emendamenti e ordini del giorno, presentati ad ogni occasione utile.
È ora arrivato anche il via libera del Garante per la protezione dei dati personali sullo schema di decreto del ministero degli Affari esteri.
Alcune informazioni riguardo alla sperimentazione; ricordiamo che:
- possono parteciparvi soltanto i cittadini italiani residenti in alcune circoscrizioni consolari (Berlino, Monaco di Baviera-Norimberga, Marsiglia, Londra-Manchester, L’Aja, Houston, San Paolo, Tel Aviv e Johannesburg) che si siano registrati sul portale Fast It;
- per votare, l’elettore dovrà collegarsi al portale IOvoto (https://iovoto.esteri.it), autenticandosi tramite Spid;
- il voto espresso in via digitale non avrà comunque, per questa tornata, effetti giuridici: ai fini delle elezioni dei membri dei Comites sarà infatti valido il solito voto per corrispondenza.